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Imprendiamo: donne al lavoro family friendly

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Metodo: STORYTELLING FOTOGRAFICO

Descrizione: percorsi di orientamento e ricerca attiva di lavoro in cui la fotografia lo storytelling sono stati utilizzati per coinvolgere le partecipanti in un forte processo di empowerment con l’obiettivo di portarle a riflettere in modo profondo sul proprio percorso passato, sull’attuale presente e su percorsi futuri da intraprendere in autonomia.

Partecipanti: 20 donne disoccupate, inattive o occupate residenti o domiciliate nelle province di Verona e Vicenza.

Quando: dal 31 maggio al 09 novembre 2017

Dove: Verona e Schio (VI), Italia

Facilitatrice: Stefania Nogara

Ente promotore: ENAC Veneto C.F.P. Canossiano

Ente finanziatore: Programma Operativo cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo all’interno della Direttiva Regionale “Pari opportunità nel lavoro che cambia – Investiamo nell’occupazione femminile”, Regione del Veneto, DGR. 254 del 08/03/2016.

Mostre fotografiche:  “Racconti di donne oltre gli sguardi…E se fosse possibile camminare sulle immagini?”

Passo dopo passo
...Durante la mia difficile gravidanza ho imparato che niente si risolve subito. Troppo presto ho affrontato nuove responsabilità, c’era la paura di non farcela ma con la forza di volontà e l’aiuto di chi mi vuole bene sono riuscita passo dopo passo a superare ogni ostacolo.... Teresa S.
Le cose perdute
...Un giorno chiesi ad un amico perché alcune cose sembrano legate ad un destino, destinate a perdersi, magari non le ritroviamo, così spariscono come se andassero nel mondo delle cose perdute... Monica S.
Foglia dorata
Un giorno poi quella mezza porta si apre, i colloqui hanno portato a qualcosa, e mi sono sentita come quella foglia dorata tra il grigio dei sampietrini: “Impossibile! Non ci credo! Ho trovato un lavoro!”. Sara
La bici
Ora posso dire che la base del mio dipinto è stata stesa e che è il momento di slegare le catene di quella bici e partire con il mio bagaglio. Sara
Il grande libro delle risposte
In piazza Borsellino ci sono delle statue In piazza Borsellino ci sono delle statue di bambini fatte di bronzo. Una in particolare è una bambina, con un grande libro sulle ginocchia... Anna S.
Nel lusso immenso di un'esplorazione
É domenica, papà è a casa da solo, passo a trovarlo, pranziamo insieme. Lui è abituato a fare il riposino dopo pranzo, provo a fotografarlo mentre dorme ma il click della macchinetta lo sveglia. Ok babbo, esco... Anna S.
Chi semina raccoglie
Il Tiglio è un albero forte e longevo con dei semi bellissimi, dalla linea molto grafica, equilibrata, dal giusto peso visivo e fisico. La Natura è perfetta. Quando i semi si staccano, volano e cercano un posto dove planare,... Anna S.
Non è mai troppo tardi per riscoprirsi e reinventarsi
...Guardare alle nuove opportunità con entusiasmo attraverso l’occhio del bambino che risiede dentro ognuno di noi... Cinzia O.
Non è mai troppo tardi per riscoprirsi e reinventarsi
...Ricoprendo anche diversi ruoli lavorativi in diversi angoli del mondo ho sviluppato l’arte di saper indossare diverse scarpe sullo stesso paio di piedi. Le mie esperienze mi hanno reso una risorsa flessibile e poliedrica... Cinzia O.
La dogana
In questa foto parlo dei miei limiti, dei miei confini, che sono stati in parte inoculati dal regime di una volta; sono una figlia dei comunisti, che ancora prova a trovare in se stessa, il coraggio di oltrepassare i suoi blocchi affettivi e mentali,... Andra D.
Di cancro si può anche...vivere. Panchina
Ottobre 2016. Ho 43 anni, sono sposata e mamma di tre splendide bambine che riempiono il mio cuore e le mie giornate. La mia vita scorre serena e tranquilla ma sento il bisogno di rimettermi alla ricerca di lavoro,... Elisa M.
Di cancro si può anche...vivere. La melagrana
Il cambiamento arriva ma non è esattamente quello che mi aspettavo. La parola di svolta si chiama cancro ed il suo arrivo mi costringe ad accantonarne altre: programmi, futuro, sogni… Elisa M.
Mi sono licenziata dopo quasi nove anni di lavoro come dipendente presso un’azienda che mi ha fatto nascere e crescere a livello professionale; è successo così, ad un certo punto ho sentito che era arrivato il momento di tagliare il cordone ombelicale e, dopo lunghe e pesanti riflessioni l’ho fatto.
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